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Stella Stella / Vico Fontanelle alla Zabatteria

Faida alla Sanità, agguato tra i bambini: "Hanno ucciso un quartiere"

Due morti e tre feriti il bilancio dell'azione del killer che ha agito ieri sera in vico Fontanelle. Colpito il clan Vastarella. Indagini in corso per capire chi abbia sparato

Bambini che si rincorrevano, che giocavano come ogni sera in vico Fontanelle. Poi il sangue. Il killer è arrivato in sella ad una moto, con un complice. Una strage, quella di ieri sera, nel Circolo privato Madonna Dell’Arco: due uomini uccisi e tre feriti. Tra la folla, come se niente fosse.

Giuseppe Vastarella (42 anni) e Salvatore Vigna (41) sono morti. Date inizialmente come "preoccupanti" le condizioni di Dario Vastarella (33), Antonio Vastarella (25) e Alessandro Ciotola (22), ricoverati al Cardarelli, stamane invece sono state definite dai medici come "stazionarie ma non gravi". I tre sono stati successivamente dimessi. Al Pellegrini, alla morte di Vastarella, ci sono stati minuti particolarmente tesi. "Hanno ucciso un quartiere", urla qualcuno mentre la polizia è sul posto per i rilievi.

C'è chi chiede vendetta, convito che ci sarà. I Vastarella sono decimati, erano loro l'obiettivo. Già nei giorni precedenti, tra Materdei e Rione Sanità, erano stati esplosi colpi di pistola in aria. Una "stesa" di giovani in sella ai loro scooter, una pratica sempre più diffusa in questi mesi di nuova faida.

VICO FONTANELLE A POCHI MINUTI DALL'AGGUATO - VIDEO

LE INDAGINI - Il clan colpito ieri era sotto osservazione da parte delle forze dell'ordine. Secondo gli inquirenti i Vastarella sono i principali indiziati per le intimidazioni agli ultimi esponenti dei Misso, clan un tempo rivale, avvenute nei mesi scorsi nella zona di largo Donnaregina.
Quanto emerge a proposito di ieri sera è un'azione studiata, e non una scheggia impazzita in azione. Il sicario ha agito col volto coperto da un casco integrale. Fuori, ad attenderlo, un complice. Doveva dare un segnale, ed aveva obiettivi precisi: nel circolo ricreativo in cui si è consumato l'agguato c'erano numerose altre persone, rimaste illese.
L'ipotesi è che i clan opposti ai Vastarella vogliano riaffermare la loro presenza in zona, acquisire il controllo dei traffici illeciti nella Sanità.

LE REAZIONI - Intanto il procuratore capo Giovanni Colangelo getta acqua sul fuoco e nega le forze criminali in città siano fuori controllo. "Sul territorio cittadino abbiamo un monitoraggio su ogni dinamica – spiega – un episodio del genere però, un raid all’esterno di uno dei tanti circoletti, non si può prevedere. A Napoli c’è un problema socio-economico, ma anche urbanistico, che impone una strategia di medio e lungo termine".
Un concetto che viene ribadito in altri termini anche da padre Angelo Berselli, parroco alla chiesa di Forcella: "Era scritto che le strade si sarebbero bagnate ancora una volta di sangue, centauri armati in giro, accoltellamenti, intimidazioni. E che risposte ci sono state?". Il religioso denuncia: "Servono interventi seri, strutturali. Noi invece mettiamo i soldatini in mezzo alle strade e crediamo di aver risolto la questione".

IL PREFETTO - A proposito di quanto accaduto in vico Fontanelle, è intervenuto anche il prefetto Maria Gerarda Pantalone. "Collaborate con le forze dell'ordine - il suo appello a SkyTg24 - Lo Stato c'è". Sul luogo dell'agguato "c'era tanta gente", ha spiegato, quindi è probabile che qualcuno possa fornire qualche dettaglio utile agli inquirenti. Infine, la Pantalone ha sottolineato che sono state "disposte articolate misure di contrasto" alla criminalità: "La città è presidiata".

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