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Stella Avvocata / Via San Teresa degli Scalzi

Sedicenne ucciso, la famiglia viene sfrattata: "Tutelare i loro diritti"

I familiari di Luigi Sica, ucciso a sangue freddo dopo un'assurda lite con un coetaneo nel 2007, sono adesso senza un tetto sotto cui dormire. L'appello della presidente della III Municipalità Giuliana Di Sarno

"Da vittime della criminalità a senza tetto": così il presidente della III Municipalità Giuliana Di Sarno descrive la condizione della famiglia di Luigi Sica, 16enne ucciso il 16 gennaio 2007 in via Santa Teresa degli Scalzi. La madre Anna, il padre Ciro e il fratello di Luigi sono senza un tetto sotto il quale dormire, sfrattati dal vecchio appartamento.

Una triste storia di difficoltà economiche che si aggiunge al dramma vissuto da queste persone, private di un familiare senza alcun motivo. Luigi fu ucciso da un coetaneo per "uno sguardo di troppo". Qualche battuta, un ceffone di Luigi, e così il suo assassino – aiutato da un amico – meditò e portò a termine una tremenda vendetta: tre coltellate di cui una al cuore.

Adesso, la povertà. "Dal 16 febbraio 2016, data in cui sono stata messa a conoscenza dello sfratto – spiega la presidente della III Municipalità – ho inviato tre note ufficiali al sindaco Luigi de Magistris, all'assessore al Patrimonio Sandro Fucito e alla Curia. Ma l’amministrazione si ricorda di loro solo durante le manifestazioni per le vittime innocenti della criminalità e solo la Curia ha generosamente fatto una donazione".

"Questa famiglia ha una grande dignità e non vuole sconti o regali ma bisogna tutelare i loro diritti e aiutare chi invece di fare atti di forza e occupare abusivamente delle case, continua a rispettare la legalità – insiste la Di Sarno – I genitori di Luigi, il fratello e la sorella, vivono in un quartiere dove incrociano ancora gli occhi dell’assassino, ora in libertà".

Anna Sica, madre di Luigi, pensa non ci sia stata giustizia: "L’assassino e il complice dell’uccisione di mio figlio sono liberi, ormai viviamo in un incubo. Chiediamo solo che le istituzioni si interessino a noi e una casa che vogliamo assolutamente pagare ma che sia dignitosa e alla nostra portata".

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