Impiegato postale clonava carte di credito inesitate: arrestato
Con lui un complice. Vittime del raggiro, ignari utenti che non si vedevano consegnate le loro carte. L'uomo lavorava nell'ufficio dei Colli Aminei
I carabinieri hanno arrestato un impiegato delle Poste ed un suo complice: il primo, sfruttando le sue mansioni al lavoro, procurava carte di credito spedite ai loro destinatari via posta, il secondo le clonava.
Si tratta di un 61enne, dell'ufficio dei Colli Aminei, e di un 47enne già noto alle forze dell'ordine. Sono stati scoperti in seguito alle denunce di diversi destinatari di carte di credito. I carabinieri, raccolte le loro testimonianze, sono arrivati ad approfondire cosa succedesse nel centro di smistamento raccomandate “inesitate”.
A quel punto i militari hanno organizzato servizi di osservazione con la collaborazione di Poste Italiane. Nel corso di questi, l'impiegato è stato visto incontrarsi col complice e consegnargli tre buste. È allora che i due sono stati bloccati e perquisiti: all'interno delle buste c'erano raccomandate assicurate contenenti carte di credito, mentre il complice dell'impiegato aveva con sé 500 euro.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari a casa di quest'ultimo, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un computer collegato ad uno “skimmer”, col quale copiava e trasferiva sul pc le bande magnetiche delle carte. C'era anche un block notes con l`elenco di vari numeri di carte di credito affiancati ai nomi dei proprietari.
I due sono stati condannati per direttissima. L'impiegato a 2 anni e 6 mesi con sospensione condizionale della pena, divieto di dimora a Napoli e 2 anni di interdizione dai Pubblici Uffici; il complice invece ad un anno e 8 mesi di reclusione agli arresti domiciliari.